pedagogia- verso la società alfabeta


Durante il XIX secolo in Europa si ritiene indispensabile l'alfabetizzazione, questo movimento prende nome di modernizzazione. Ben presto ci si trova nella realizzazione di una nuova società. 

I sostenitori della modernità erano convinti che la generalizzazione della scuola avrebbe formato degli adulti all'altezza dei tempi, capaci di inserirsi nella vita sociale e produttiva in modo attivo. Il modello di vita borghese era considerato un esempio e andava esteso a tutte le classi sociali, anche a quelle più povere, che spesso erano più semplici e rozze. 

Per raggiungere questo obiettivo era necessario educarli adeguatamente che siano bambini o adulti. Verso il secondo Ottocento tra gli adulti si fecere sempre più popolare pratiche di auto-aiuto, lo scopo di queste era di far capire allee persone che fossero in grado di migliorare la propria posizione. 

L'importanza della scuola accettata anche da quelli che diffidavano dell'idea di modernità perché sganciata dal rispetto dei valori tradizionali, in particola re quelli religiosi. 

Era ritenuto che il mancato riconoscimento di questi valori combinato con i cambiamenti in corso avrebbero potuto ridurre il progresso a puro e semplice utilitarismo economico. Per queste ragioni i critici della modernità aprirono scuole e combatterono l'analfabetismo. Dunque tutto il XIX secolo fu accompagnato dalla fiducia nell'educazione, nella scuola e nella pedagogia come sapere in grado di orientare l'educazione.

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